FINANZA-ECONOMIA-E-MERCATI-02

Buone vacanze, ma…

Complice questo caldo opprimente, che come ogni anno a detta dei telegiornali è il caldo record del secolo, siamo pronti con maschere e pinne per partire per le nostre care vacanze. Vorremmo far andare in ferie anche i nostri soldi, ma purtroppo non è possibile perché i mercati, come ben sappiamo, lavorano giorno e notte su tutta la sfera terrestre. Non possiamo sperare in un rallentamento dell’attività finanziaria a livello globale perché, vorrei ricordare a chi lo ignora, che in Cina le vacanze sono o a Febbraio o ad Ottobre, in India sparse durante l’anno,  in Germania le scuole dei vari Land chiudono a scaglioni per evitare un affollamento nei mesi estivi.

A questo punto facciamo un paio di considerazioni su cosa è successo fino ad ora e cosa potrebbe accadere. I mercati azionari viaggiano intorno ai massimi, il nostro Ftse Mib è a + 26%, il Dax tedesco +15%, l’obbligazionario ha rendimenti prossimi allo zero, per cui i prezzi delle obbligazioni sono ai massimi. Un mondo fantastico dunque. Per formazione non sono abituato a vedere le cose solo da una prospettiva, ancora meno quando la prospettiva è eccessivamente positiva. Qualche nube all’orizzonte c’è… La Cina non lascia dormire sonni tranquilli, il suo Pil non viaggia più a due cifre ma ad un modesto (?!?) 6/7%, l’Europa ha dimostrato tutta la sua inconsistenza con la crisi greca, e i conflitti sparsi per il mondo preoccupano un p0′. Questo non vuol dire che la fine è vicina, solo che ci dovremo abituare a delle oscillazioni dei mercati frequenti, vendite dovute a paure improvvise seguite da acquisti euforici, che non faranno altro che aumentare la volatilità. Il consiglio balneare è sempre quello di mantenere la barra dritta del  timone dei nostri investimenti finanziari, ricordando sempre a noi stessi perché abbiamo fatto alcune scelte ben diversificate e, come sempre, approfittare dei momenti di calo per aumentare un pochino la nostra propensione al rischio.

Possiamo andare tranquilli a fare le nostre immersioni nei mari splendidi della nostra Puglia? (un po’ di campanilismo serve sempre). Io direi di si se la pianificazione è stata fatta consapevoli degli obiettivi personali.

A questo punto non mi resta che augurarvi di godere a pieno di questo periodo di relax pronti per una nuova stagione sull’otto volante dei mercati finanziari.

p.s. scherzavo quando dicevo che ero pronto con maschera e pinne, in realtà io vado in un posto un po’ più fresco…

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Grecia vs Unione Europea 2° tempo

Come dicevo la scorsa settimana, dopo il referendum la partita si sarebbe giocata a carte scoperte. Purtroppo per Tsipras in mano aveva solo una coppia di sette ed il suo bluff non ha funzionato. Forse sperava in una vittoria del Si al referendum, per una resa onorevole e senza colpa, o forse credeva che gli scaltri giocatori dell’Unione abboccassero al suo bluff, ma così non è stato. Non c’era nessun piano “B”, la mossa Russia-Cina era solo per spaventare i patners europei, e la banca centrale Greca non ha cominciato a stampare dracme. L’accordo che dovranno approvare piuttosto in fretta, è peggio di quello rifiutato con il referendum. Inasprimento delle pensioni, addirittura peggio della nostra riforma Fornero, aumento dell’Iva anche sui beni di prima necessità e, ciliegina sulla torta, il trasferimento di “preziosi asset greci” per un controvalore di circa 50mld di euro, ad un’istituzione “indipendente” in cui siede, guardacaso, il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble in qualità di presidente del consiglio direttivo di vigilanza. Questa istituzione “indipendente” è controllata interamente dalla Kreditanstalt für Wiederaufbau (KfW) che non è una banca normale tedesca, ma è interamente controllata dal governo tedesco. A questo punto ho seri dubbi che la situazione volgerà in senso positivo. I mercati oggi sono tutti positivi, ma al di sotto dei massimi di giornata, e questo vorrà dire qualcosa. Il parlamento greco acconsentirà all’esproprio forzoso del propri beni? Dubito, ed è per questo che penso che vedremo ancora per un bel po’ un periodo ad alta volatilità.

Si raccomandano nervi saldi.

p.s. potrebbe essere la volta buona che  riesco ad acquistare qualche isola greca a buon mercato 

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Oxi, Oxi Il post referendum in Grecia

Una delle tecniche militari del passato che i condottieri valorosi usavano, era quella di bruciare i ponti per evitare di tornare indietro.

Il referendum greco è il fuoco che ha distrutto la possibilità di ritorno?

Il no ha vinto anzi no, ha stravinto, e ora cosa accadrà.
Questa è la domanda più frequente che un po’ tutti si fanno. La si sente echeggiare nei borsini dei grandi trader, ma anche per strada dalla gente comune.
Purtroppo non credo che ci sia nessuno al mondo oggi che possa dare una risposta certa, né la cancelliera tedesca, né il governatore della Bce nè, tantomeno Tsipras. E allora…?
Vediamo di analizzare insieme i fatti di queste ultime ore:

Tsipras precisa nelle sue prime dichiarazioni che la vittoria del No non è un mandato a combattere contro l’Europa, ma ad ottenere condizioni più umani;
Il ministro delle Finanze, il falco Yanis Varoufakis ha rassegnato le dimissioni, in una decisione che dovrebbe influenzare in positivo i negoziati con i creditori internazionali, visto che era poco gradito alla Troika europea;
Sigmar Gabriel, vicecancelliere tedesco e numero uno dell’Spd, ha affermato che “Tsipras ha distrutto l’ultimo ponte verso un compromesso tra l’Europa e la Grecia”. E l’FT scrive: la Grecia ha appena firmato il suo messaggio di suicidio.

Ora tutto è rimandato a martedì dove, probabilemente, il “gioco” sarà un po’ più a carte scoperte. Nel frattempo mentre scrivo il Ftse Mib perde il 2,91%, il Dax tedesco 1,07% e lo spread è risalito a 163 punti e questo sta a significare che la paura è più per i paesi “deboli” dell’euro.
A questo punto cosa fare con i propri soldi? Sicuramente se in passato abbiamo attuato un buona politica di diversificazione, stiamo dormendo tranquilli, altrimenti occorre ricordare le parole dell’oracolo di Omaha, Warren Buffett, che ha fatto la sua fortuna e quella degli investitori del suo fondo, tenendo sempre i nervi saldi e facendo acquisti nei momenti peggiori in cui la maggior parte scappava via dal mercato.
p.s. a proposito, in questi giorni abbiamo imparato che Oxi vuol dire No in greco.

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Pianificare il futuro

La definizione che troviamo su Wikipedia di “Pianificazione Finanziaria” è la seguente:

La pianificazione finanziaria è quel processo che porta una persona ad analizzare i propri bisogni, inclusa quelli della sua famiglia, e le proprie aspettative di vita in modo puntuale e riducendo al minimo gli aspetti non oggettivi. Questo al fine di programmare i risparmi ed i consumi per le varie dimensioni economiche della persona.

Quindi la prima cosa che si evince dalla definizione è che la PF è qualcosa che ha a che fare con il nostro futuro, ma che dobbiamo programmare nel corso della nostra vita.

Quali sono le cose che riguardano il nostro futuro? L’acquisto di una casa, la formazione di un nucleo familiare, il sostentamento, gli imprevisti e la pensione.

Quindi la nostra PF è qualcosa che si realizza in vari passi, partendo da:

ANALISI DEGLI OBIETTIVI: che in parole povere vuol dire cosa voglio realizzare domani;

VERIFICA DELLE ENTRATE E DELLE USCITE: cioè su quali disponibilità posso contare per affrontare questo cammino;

VERIFICA DELLE AZIONI DA FARE: cosa posso fare per realizzare il mio progetto;

SCELTA DEGLI STRUMENTI: quali sono le varie tipologie di investimenti funzionali al mio obiettivo;

MONITORAGGIO NEL TEMPO: quello che abbiamo deciso di approntare per la realizzazione del progetto va costantemente verificato nel tempo ed eventualmente modificato.

I vari passi della nostra pianificazione ci portano ad una riflessione: per farla bene occorre l’aiuto di un “pianificatore”, uno specialista, che ci aiuti ad analizzare e realizzare i vari passi.

Ma questo sarà argomento della prossima puntata..