Schermata 2018-12-27 alle 11.25.53

Previsioni per il 2019 di Babbo Natale e la Befana

Visto il periodo oggi voglio parlarvi di Babbo Natale e la Befana e di come, soprattutto in questo periodo dell’anno, questi personaggi facciano previsioni sull’andamento dei mercati finanziari e su come investire i nostri soldi. Dite che sto scherzando? Che forse è meglio non dar retta a queste previsioni? Eppure ci sono tante persone che, nel mondo della finanza, ancora ci credono.
Vi posso assicurare che in questo periodo ci sono tanti Esperti di Finanza che fanno le previsioni.
Il dollaro salirà, lo spread aumenterà, la borsa scenderà, i tassi aumenteranno. Di sicura Babbo Natale sarebbe più credibile. Non la pensate allo stesso modo? Allora andate a rivedervi le previsioni degli “esperti” fatte alla fine del 2017, ma anche alla fine del 2016, 2015… , tanto con internet è facilissimo, e poi confrontatele con l’andamento reale.

Vi state già meravigliando e state sorridendo? Oltre a sorridere, riflettete. Riflettete sul fatto che non c’è possibilità di prevedere l’andamento dei mercati, e che la gestione dei nostri sudati risparmi, non può essere fatta in base a scommesse o previsioni. Io sto cercando la sfera di cristallo, ma purtroppo non si trova facilmente. Forse meglio affidarsi ad una sana pianificazione, fissando i nostri obiettivi.

Buon anno a tutti.

 

p.s. per questo articolo mi sono ispirato liberamente a quello dell’amico Leopoldo Gasbarro, giornalista di TGcom.

spread

Chi ha paura dello Spread

In questi giorni mi è tornata in mente una vecchia storiella sentita circa 7 anni fa. Un consultente incontra una sua cliente  e chiede: “Signora come va?”. La vecchietta gli risponde: “Va tutto male, poi con questo spread che va male ancora peggio”. “Ma signora cos’è lo spread?”, “Ah non lo so, ma siccome sento che va male, allora penso che va male anche per me”. Ecco in questo giorni, così come nel 2011 alla vigilia del governo Monti, parlare di spread è tornato di moda, spesso anche in maniera errata. Innanzitutto partiamo dal significato usando il dizionario inglese-italiano: spread vuol dire, tra i vari significati, allargamento o, come diremmo noi in italiano “parlato”, differenza. Ecco lo spread è la differenza tra due valori. Nel nostro caso lo spread di cui parliamo è quello che misura la differenza tra il rendimento di un Bund a 10 anni (titolo di stato tedesco), ed il nostro Btp a 10 anni, cioè quanto rende in più il nostro titolo di stato rispetto a quello tedesco. Un aumento di tale differenza può avvenire per due motivi: o perchè scende il rendimento di quello tedesco o perchè aumenta il rendimento di quello italiano (in aritmetica diremmo o aumenta il minuendo, o diminuisce il sottraendo). Lo spread però è anche un indice che esprime  il grado di affidabilità, vera o presunta, di uno Stato: più alti sono gli interessi che si pagano, meno ci si fida, più aumenta lo spread. Nel corso degli ultimi 8 anni abbiamo visto lo spread innalzarsi fino a 575 punti (ho ancora impresso il titolo de Il Sole 24ore del 10 novembre 2011), e scendere sotto i 100 bp. Probabilmente il rialzo di questi giorni è legato ad un fattore prettamente politico, non necessariamente negativo per ciò che potrebbe essere. I mercati normalmente non gradiscono l’incertezza. Quando c’è incertezza c’è molto nervosismo e la volatilità aumenta. Prova ne è che proprio oggi, quando in teoria un esecutivo meno “ostile” all’Europa potrebbe vedere la luce, i mercati sono negativi e lo spread continua a salire (mentre scrivo il FTSE MIB per oltre il 2% e lo spread è a quota 232). Dobbiamo star male anche noi come la vecchietta della storiella iniziale? La risposta è ovviamente no se il nostro portafoglio è ben diversificato. E’ una fase di mercato che ovviamente passerà. Prendendo in prestito una battuta di un vecchio film mi viene da dire: “è il mercato bellezza”.

Msci World

Buona performance buoni guadagni?

Spesso mi capita che  la prima domanda che mi fanno nuovi amici a cui dico di cosa mi occupo è: qual’è il prodotto migliore per guadagnare? Un po’ come capita quando si incontra un medico a cui subito chiediamo un parere su qualche nostro sintomo. In realtà  tutti siamo alla ricerca del prodotto migliore, quello che ha  la migliore performance e perciò quello che mi fa guadagnare. L’assioma è: un investimento che guadagna molto, mi farà guadagnare molto.

Purtroppo questo non corrisponde a realtà, soprattutto perché si usano i verbi nel modo sbagliato. Un prodotto non ha un buon guadagno, ma ha avuto un buon guadagno. Quindi non è detto che investendo oggi, io possa avere lo stesso risultato del passato. Il perchè è presto detto: i mercati per loro natura oscillano (si parte da 100 poi diventano 150, poi tornano a 90 poi vanno a 200…e così via). Durante queste oscillazioni ci sono persone che comprano quando il mercato è a 150, pensando di fare una buona cosa, per poi vendere quando vedono che torna a 90, prese dal panico; altre che entrano sempre a 150, a 90 tengono i nervi saldi e poi si ritrovano a 200; altri ancora che, quando vedono che il loro investimento è sceso a 90 decidono di acquistare ancora. Stesso prodotto, guadagni-perdite differenti. Allora prima di fare delle scelte è bene tenere a mente alcune semplici regole:

  • non si può vedere il futuro usando lo specchietto retrovisore (le performance passate non devono essere il motivo per cui si investe;
  • la nostra emotività influenza i nostri rendimenti (comprare o vendere in base all’euforia o alla paura non porta a nulla);
  • farsi aiutare a fare una corretta pianificazione patrimoniale può fare la differenza.

 

Alla prossima riflessione.

 

iStock_000016038266Small

Risparmi, i tempi sono cambiati

Riusciremo a garantire lo stesso tenore di vita a noi e ai nostri figli in futuro? Rispetto al passato il mondo è cambiato. Entrare nel mondo del lavoro era più facile, mentre oggi il livello di disoccupazione giovanile è doppio rispetto al resto d’Europa. Il primo effetto immediato è che i giovani avranno bisogno sempre di più di essere assistiti dai genitori. E le pensioni? Sempre più forte è la convinzione che la pensione non sarà più garantita. In passato la capacità di risparmiare era sicuramente maggiore, sia perché lo stile di vita era diverso, e sia perché ciò che veniva accantonato aveva rendimenti molto più elevati. Bastava investire in un prodotto tranquillo al 7% e il capitale raddoppiava in sette anni, e triplicava in 11! Purtroppo questo moltiplicatore del proprio capitale non esiste più e bisognerà guardare ad altre forme di risparmio, che dovranno contemplare l’investimento nell’economia reale, ai mercati azionari. Per fare questo in maniera seria occorre principalmente diversificare, ma secondo un’indagine della Consob è emerso che noi italiani non siamo bravi a farlo, così come non sappiamo che i tassi ormai sono negativi e che per gestire i propri risparmi occorre affidarsi ad un consulente finanziario e non all’amico o all’amico dell’amico. Bisogna riprogrammare il nostro modo di gestire i nostri risparmi, anche perché allo 0,30% per raddoppiare il capitale occorreranno circa 200 anni.

FINANZA-ECONOMIA-E-MERCATI-02

Buone vacanze, ma…

Complice questo caldo opprimente, che come ogni anno a detta dei telegiornali è il caldo record del secolo, siamo pronti con maschere e pinne per partire per le nostre care vacanze. Vorremmo far andare in ferie anche i nostri soldi, ma purtroppo non è possibile perché i mercati, come ben sappiamo, lavorano giorno e notte su tutta la sfera terrestre. Non possiamo sperare in un rallentamento dell’attività finanziaria a livello globale perché, vorrei ricordare a chi lo ignora, che in Cina le vacanze sono o a Febbraio o ad Ottobre, in India sparse durante l’anno,  in Germania le scuole dei vari Land chiudono a scaglioni per evitare un affollamento nei mesi estivi.

A questo punto facciamo un paio di considerazioni su cosa è successo fino ad ora e cosa potrebbe accadere. I mercati azionari viaggiano intorno ai massimi, il nostro Ftse Mib è a + 26%, il Dax tedesco +15%, l’obbligazionario ha rendimenti prossimi allo zero, per cui i prezzi delle obbligazioni sono ai massimi. Un mondo fantastico dunque. Per formazione non sono abituato a vedere le cose solo da una prospettiva, ancora meno quando la prospettiva è eccessivamente positiva. Qualche nube all’orizzonte c’è… La Cina non lascia dormire sonni tranquilli, il suo Pil non viaggia più a due cifre ma ad un modesto (?!?) 6/7%, l’Europa ha dimostrato tutta la sua inconsistenza con la crisi greca, e i conflitti sparsi per il mondo preoccupano un p0′. Questo non vuol dire che la fine è vicina, solo che ci dovremo abituare a delle oscillazioni dei mercati frequenti, vendite dovute a paure improvvise seguite da acquisti euforici, che non faranno altro che aumentare la volatilità. Il consiglio balneare è sempre quello di mantenere la barra dritta del  timone dei nostri investimenti finanziari, ricordando sempre a noi stessi perché abbiamo fatto alcune scelte ben diversificate e, come sempre, approfittare dei momenti di calo per aumentare un pochino la nostra propensione al rischio.

Possiamo andare tranquilli a fare le nostre immersioni nei mari splendidi della nostra Puglia? (un po’ di campanilismo serve sempre). Io direi di si se la pianificazione è stata fatta consapevoli degli obiettivi personali.

A questo punto non mi resta che augurarvi di godere a pieno di questo periodo di relax pronti per una nuova stagione sull’otto volante dei mercati finanziari.

p.s. scherzavo quando dicevo che ero pronto con maschera e pinne, in realtà io vado in un posto un po’ più fresco…

Schermata 2015-07-13 alle 18.10.58

Grecia vs Unione Europea 2° tempo

Come dicevo la scorsa settimana, dopo il referendum la partita si sarebbe giocata a carte scoperte. Purtroppo per Tsipras in mano aveva solo una coppia di sette ed il suo bluff non ha funzionato. Forse sperava in una vittoria del Si al referendum, per una resa onorevole e senza colpa, o forse credeva che gli scaltri giocatori dell’Unione abboccassero al suo bluff, ma così non è stato. Non c’era nessun piano “B”, la mossa Russia-Cina era solo per spaventare i patners europei, e la banca centrale Greca non ha cominciato a stampare dracme. L’accordo che dovranno approvare piuttosto in fretta, è peggio di quello rifiutato con il referendum. Inasprimento delle pensioni, addirittura peggio della nostra riforma Fornero, aumento dell’Iva anche sui beni di prima necessità e, ciliegina sulla torta, il trasferimento di “preziosi asset greci” per un controvalore di circa 50mld di euro, ad un’istituzione “indipendente” in cui siede, guardacaso, il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble in qualità di presidente del consiglio direttivo di vigilanza. Questa istituzione “indipendente” è controllata interamente dalla Kreditanstalt für Wiederaufbau (KfW) che non è una banca normale tedesca, ma è interamente controllata dal governo tedesco. A questo punto ho seri dubbi che la situazione volgerà in senso positivo. I mercati oggi sono tutti positivi, ma al di sotto dei massimi di giornata, e questo vorrà dire qualcosa. Il parlamento greco acconsentirà all’esproprio forzoso del propri beni? Dubito, ed è per questo che penso che vedremo ancora per un bel po’ un periodo ad alta volatilità.

Si raccomandano nervi saldi.

p.s. potrebbe essere la volta buona che  riesco ad acquistare qualche isola greca a buon mercato 

Schermata 2015-07-06 alle 11.08.48

Oxi, Oxi Il post referendum in Grecia

Una delle tecniche militari del passato che i condottieri valorosi usavano, era quella di bruciare i ponti per evitare di tornare indietro.

Il referendum greco è il fuoco che ha distrutto la possibilità di ritorno?

Il no ha vinto anzi no, ha stravinto, e ora cosa accadrà.
Questa è la domanda più frequente che un po’ tutti si fanno. La si sente echeggiare nei borsini dei grandi trader, ma anche per strada dalla gente comune.
Purtroppo non credo che ci sia nessuno al mondo oggi che possa dare una risposta certa, né la cancelliera tedesca, né il governatore della Bce nè, tantomeno Tsipras. E allora…?
Vediamo di analizzare insieme i fatti di queste ultime ore:

Tsipras precisa nelle sue prime dichiarazioni che la vittoria del No non è un mandato a combattere contro l’Europa, ma ad ottenere condizioni più umani;
Il ministro delle Finanze, il falco Yanis Varoufakis ha rassegnato le dimissioni, in una decisione che dovrebbe influenzare in positivo i negoziati con i creditori internazionali, visto che era poco gradito alla Troika europea;
Sigmar Gabriel, vicecancelliere tedesco e numero uno dell’Spd, ha affermato che “Tsipras ha distrutto l’ultimo ponte verso un compromesso tra l’Europa e la Grecia”. E l’FT scrive: la Grecia ha appena firmato il suo messaggio di suicidio.

Ora tutto è rimandato a martedì dove, probabilemente, il “gioco” sarà un po’ più a carte scoperte. Nel frattempo mentre scrivo il Ftse Mib perde il 2,91%, il Dax tedesco 1,07% e lo spread è risalito a 163 punti e questo sta a significare che la paura è più per i paesi “deboli” dell’euro.
A questo punto cosa fare con i propri soldi? Sicuramente se in passato abbiamo attuato un buona politica di diversificazione, stiamo dormendo tranquilli, altrimenti occorre ricordare le parole dell’oracolo di Omaha, Warren Buffett, che ha fatto la sua fortuna e quella degli investitori del suo fondo, tenendo sempre i nervi saldi e facendo acquisti nei momenti peggiori in cui la maggior parte scappava via dal mercato.
p.s. a proposito, in questi giorni abbiamo imparato che Oxi vuol dire No in greco.

auguri-natale-ardito

Non puoi raggiungere i tuoi sogni se non ci metti entusiasmo e passione.

La vita è la culla di ognuno di noi, l’entusiasmo e la passione gli ingredienti per conquistare quello che desideriamo.

Siamo alla fine di quest’anno e tutti noi ci orientiamo a comprendere cosa veramente vogliamo dal 2015.

I nostri sogni sono il lato migliore, ci fanno capire che possiamo mirare oltre quello che abbiamo ottenuto e che siamo noi a stabilire il nostro presente e futuro.

La vita, dunque, è un’occasione meravigliosa per esprimere la nostra esistenza insieme alle persone a noi care.

I sogni custodiscono le nostre migliori intenzioni, ci fanno capire che ogni giorno è il “nostro giorno” e che il potere è nel modo in cui vediamo la nostra vita.

Ti auguro di poter manifestare tutti i tuoi desideri.

Ottimo 2015
Pietro Ardito