l'aiuto umano che ti manca nel digitale

L’aiuto “umano” che ti manca nel digitale

Ammettiamolo: siamo tutti un po’ “intrappolati”. Abbiamo il mondo in tasca, siamo sempre connessi, ma quante volte ti senti davvero concentrato?

Quante volte ti perdi in scroll infiniti o ti senti come se la tua testa fosse una nuvola di notifiche? Questa connessione costante, in realtà, ci sta rubando tempo prezioso, quello che servirebbe per pensare ai tuoi veri progetti futuri e alla tua salute mentale. Non è questione di buttare via il telefono, ma di imparare a usarlo in modo smart, da veri campioni.

Quante volte ti distrai? Il costo è alto, e non lo vedi

Sai, ogni volta che arriva una notifica – quel “ding!” o quella vibrazione – il tuo cervello si interrompe. Gli esperti dicono che ci vogliono fino a 20 minuti per tornare davvero sul pezzo dopo una distrazione. Pensa a quante interruzioni hai in un’ora, in una giornata! Questo non ti rende solo meno produttivo, ma anche meno bravo a risolvere problemi, a pianificare le tue mosse e a tirare fuori idee geniali. Insomma, tutto ciò che ti serve per la tua consulenza o per far decollare nuovi progetti. La tua testa è stanca, e non sa nemmeno perché.

Ecco perché un consulente “in carne e ossa” ti cambia la vita

In un mondo pieno di “consigli” online, di tutorial su YouTube e di influencer che ti dicono cosa fare, c’è una cosa che nessun video può darti: una persona vera che ti affianca. Un consulente “di persona” è quella marcia in più di cui hai bisogno:

 

Ti vede da fuori: Tu vivi nel tuo caos digitale, non riesci a capire dove sprechi tempo. Un consulente, invece, ha una visione limpida e ti fa notare subito cosa non va.

Ti cuce addosso la soluzione: Niente “copia-incolla”. Un buon consulente ascolta te, i tuoi obiettivi, i tuoi progetti e ti crea un piano su misura. Proprio come un vestito sartoriale, è perfetto per te.

Non ti lascia solo: Quante volte hai iniziato qualcosa con entusiasmo e poi ti sei bloccato? Con un consulente hai un punto di riferimento, qualcuno che ti sprona, ti aiuta a non mollare e a superare gli ostacoli. Ti tiene “responsabile” dei tuoi progressi, ed è un aiuto enorme.

Ti fa risparmiare tempo (e soldi!): Invece di perdere ore a cercare di capire da solo, un consulente ti indirizza subito verso le migliori risorse, i corsi giusti o i libri che ti servono davvero. Così impari più in fretta e investi bene il tuo tempo per i tuoi progetti futuri.

Il tuo futuro inizia dalla mente libera

Il tuo successo, la tua carriera, i tuoi progetti più ambiziosi… tutto parte dalla tua capacità di pensare bene e agire. E una mente libera dal rumore digitale, guidata da un esperto, è la tua arma segreta. Ti permetterà di:

Vedere la strada con chiarezza: Niente più nebbia, ma obiettivi precisi e passi da fare.

Concentrarti davvero: Imparerai a dedicare tempo “blindato” ai progetti che contano, quelli che ti fanno fare il salto di qualità.

Essere un genio innovatore: Quando la testa non è piena di distrazioni, ecco che arrivano le idee brillanti, quelle che fanno la differenza per te e per i tuoi clienti.

Non solo vivrai meglio, ma avrai finalmente la chiarezza mentale e l’energia per realizzare ogni progetto ambizioso che hai in mente.

Sei pronto a riprendere il controllo?

Contattami 

e seguimi su

Facebook

Instagram

LinkedIn

 

Perchè non riesci a risparmiare anche se guadagni

Perché non riesci a risparmiare anche se guadagni?

Perché non riesci a risparmiare anche se guadagni?

Caro lettore,

quante volte ti sei detto: “Questo mese cambio rotta. Questa volta riesco a mettere qualcosa da parte”?

E poi… la solita storia. Le settimane passano, le spese sembrano normali, eppure il conto si svuota senza che tu capisca davvero come.

 

Ti capisco. Non sei pigro, né irresponsabile. La verità è che il risparmio non è una questione solo economica. È una battaglia silenziosa tra il tuo presente e il tuo futuro. E il cervello, spesso, tifa per il presente.

Il cervello ci sabota (senza volerlo)

Prendiamo Luca. Ha un buon lavoro, fa attenzione alle spese, ma ogni mese finisce con la stessa domanda: “Dove sono finiti i soldi?”.

Il punto è che il cervello umano non è progettato per pianificare con costanza. La parte razionale – quella che vorrebbe risparmiare – viene spesso sopraffatta da impulsi antichi: il bisogno di gratificazione immediata, di sentirsi appagati oggi, non tra sei mesi.

Ecco perché risparmiare sembra così difficile: il tuo cervello non riconosce il “te del futuro” come una priorità.

Il sistema gioca contro di noi

Viviamo circondati da notifiche, pubblicità personalizzate, offerte lampo. Ogni stimolo è progettato per farti agire d’impulso.

Anche Luca, in pausa caffè, ha cliccato su una notifica: “Solo per oggi, -30%”. E via, un acquisto inutile. Non per debolezza, ma per progettazione. Ogni piattaforma sa come stimolare la tua dopamina meglio di quanto tu conosca il tuo bilancio.

Come iniziare a cambiare?

Una strategia utile? Dai un’identità concreta al tuo risparmio.

Non “sto mettendo da parte”, ma “sto costruendo la mia libertà”, “sto finanziando la mia scelta”. Dai un nome al conto. Chiamalo ‘Il mio futuro’. Guardalo crescere. Il cervello ama ciò che può visualizzare.

Quel gesto – semplice ma intenzionale – trasforma il risparmio da rinuncia a scelta consapevole.

La libertà finanziaria comincia qui: non con l’austerità, ma con una nuova narrazione.

E oggi, caro lettore, puoi iniziare a scriverla tu.

 

Contattami E INSIEME DAREMO UN NOME AI TUOI OBIETTIVI!

Seguimi su

Facebook

Instagram

LinkedIn

 

Tra caos e opportunità: la lezione ancora attuale di Ennio Doris

Tra caos e opportunità: la lezione ancora attuale di Ennio Doris

Tra caos e opportunità: la lezione ancora attuale di Ennio Doris

«Ogni rallentamento economico è una grandissima opportunità di investimento».

Così Ennio Doris si esprimeva nel 2019, in un discorso che oggi, nel 2025, risuona con una forza sorprendentemente attuale. Le sue parole, ancora oggi, ci accompagnano in una riflessione necessaria sul mondo che ci circonda.

Doris, fondatore di Banca Mediolanum e figura carismatica della finanza italiana, parlava di un contesto segnato da una “valanga di notizie” che travolge l’individuo, confondendolo e disorientandolo. Una crisi dietro l’altra: dai dazi USA-Cina, alla Brexit, passando per le incertezze politiche in Europa, la Germania in affanno, l’Italia in crisi, e un’America condotta da un leader imprevedibile (si, sempre lui). Uno scenario allora complesso, ma che oggi non è affatto meno turbolento.

La vera sfida, secondo Doris, è imparare a diradare la confusione, selezionare i rumori di fondo per individuare ciò che conta davvero. E in mezzo a tutto questo rumore, esiste una verità semplice ma decisamente potente: le crisi sono anche opportunità! I ribassi di mercato, per chi ha visione e sangue freddo, non sono segnali di fuga, ma occasioni di ingresso. Un invito a guardare oltre il presente, ad avere idee chiare e a prendere decisioni consapevoli.

Non si tratta solo di finanza. La considero una vera e propria filosofia di vita. In un’epoca dominata dall’iper-informazione, dal bombardamento mediatico e dall’instabilità cronica, il pensiero di Doris ci richiama a una forma di essenzialismo finanziario: tornare alle basi, leggere i segnali reali dell’economia, costruire con pazienza e lungimiranza.

Come allora, anche oggi ci troviamo davanti a nuovi conflitti geopolitici, crisi energetiche, tensioni economiche globali. Ma la lezione è la stessa: chi sa mantenere la lucidità, chi riesce a fare chiarezza tra le nebbie, sarà in grado non solo di proteggere il proprio capitale, ma anche di farlo crescere.

Perché, come sottolineava Doris, il finale c’è già, non sappiamo quando, non sappiamo dove, ma l’asticella verrà posta.

E per tutti coloro che sono preparati, ogni crisi sarà un’opportunità colta e non mancata.

 

Contattami e Seguimi su

Facebook

Instagram

LinkedIn

 

Stai costruendo il ponteggio giusto per il tuo futuro?

Stai costruendo il ponteggio giusto per il tuo futuro?

Stai costruendo il ponteggio giusto per il tuo futuro?

Caro lettore,

Immagina di trovarti in un cantiere dove osservi gli operai lavorare con precisione e sicurezza a diversi metri da terra.

Hai mai pensato di essere lassù con l’attenzione sempre alta?

Ogni movimento, ogni attrezzo che usano e ogni passo sulle impalcature è frutto di esperienza, pianificazione e attenzione ai dettagli. Da terra, la costruzione di un ponteggio potrebbe sembrarti un’operazione semplice, ma sei proprio sicuro che sia così? Dietro ogni struttura ci sono calcoli, regole di sicurezza e una visione chiara del risultato finale.

E se ti dicessi che la costruzione di un ponteggio è una metafora perfetta per la realizzazione di un progetto, sia esso imprenditoriale, finanziario o personale?

Pensaci un attimo!

È praticamente impossibile improvvisare un’impalcatura senza rischi.

E quindi ti chiedo: puoi costruire un futuro solido senza un piano ben strutturato? Ti è mai capitato di buttarti in qualcosa senza una strategia chiara? Ogni decisione richiede valutazioni accurate, competenze specifiche e strumenti adeguati.

Quando affronti un percorso di consulenza finanziaria o di progettazione del futuro, la prima fase è sempre l’analisi del contesto.

Chiediti sempre su quali basi si poggia la tua struttura, ma non solo.

Quali risorse hai a disposizione? Quali rischi devi prevedere?

Allo stesso modo gli operai valutano il terreno scelgono i materiali e pianificano ogni dettaglio prima di iniziare a montare l’impalcatura.

Un altro elemento chiave è il tempo. Un ponteggio non si costruisce tutto in una volta: si parte dalle fondamenta, si sale gradualmente, si testa la stabilità ad ogni passaggio. Ora pensa a un tuo obiettivo: lo hai mai spezzettato in passi concreti per renderlo più raggiungibile? Lo stesso vale per un progetto finanziario o imprenditoriale. Non raggiungerai i tuoi obiettivi in un solo passo, ma con una serie di scelte strategiche, investimenti mirati e un monitoraggio costante dei risultati.

Infine, la gestione dei rischi gioca un ruolo fondamentale in entrambi i contesti. In un cantiere, ogni operaio sa che il minimo errore può avere conseguenze gravi. Per questo, segue normative precise e utilizza strumenti di protezione adeguati. E nel mondo della pianificazione finanziaria?

Ti sei mai chiesto quali strumenti di protezione hai a disposizione per gestire i rischi finanziari?

Ogni decisione deve essere ponderata, ogni investimento deve tenere conto delle possibili fluttuazioni di mercato e ogni strategia deve prevedere delle misure di tutela.

 

Contattami e Seguimi su

Facebook

Instagram

LinkedIn

Costruiremo insieme il tuo ponteggio!

 

 

Ma davvero una crepa fa più rumore delle fondamenta?

Ma davvero una crepa fa più rumore delle fondamenta?

Ma davvero una crepa fa più rumore delle fondamenta?

Ti è mai capitato di svegliarti nel cuore della notte con un pensiero fisso?

Tipo un dettaglio che di giorno sembrava insignificante, ma che all’improvviso diventa enorme nella tua mente?

Pensiamo a una crepa nel muro di casa, così piccola, quasi invisibile, ma che nel silenzio della notte potrebbe segnalarti un crollo imminente. Forse esagero, ma in quei momenti la paura prende il sopravvento. Potresti addirittura pensare di fare qualcosa di radicale: vendere la casa, scappare dal pericolo eliminando qualsiasi tipo di rischio.

La crepa diventa il simbolo di qualcosa di più grande, e la tentazione è quella di mollare tutto per sentirsi al sicuro.

Ma fermati un attimo. Respira.

Quando hai paura, stai guardando solo la crepa, o ti ricordi anche delle fondamenta che hai costruito nel tempo? Quelle fondamenta non si vedono tutti i giorni, non fanno rumore, ma sono lì. Robuste, solide, frutto di lavoro e costanza.

Proprio come accade nei tuoi progetti di vita. Un inciampo, una battuta d’arresto, una notizia negativa: basta poco per far vacillare le tue certezze, ma tutto ciò che hai costruito fino a oggi non sparisce di colpo. La vera forza sta nel non lasciarsi accecare da una crepa, ma nel ricordare quanto sia stabile tutto ciò che hai messo in piedi attorno ad essa.

E non è forse lo stesso che sta accadendo in questi giorni sui mercati? I recenti crolli hanno fatto venire i dubbi a molti, e magari anche tu hai pensato che fosse meglio “vendere tutto” e allontanarti dal rischio. È normale, ti capisco. Ma i mercati non si valutano quando c’è bel tempo. Si valutano quando arriva la tempesta. È proprio ora che devi chiederti: sto avendo paura della crepa o sto riconoscendo quanto sono solide le mie basi?

Guarda intorno e pensa a tutto il percorso che hai fatto: le oscillazioni fanno parte del mercato. Non è una questione di sapere se le crepe spariranno, ma di sapere se tu resisterai mentre le affronti.

E io sono qui, a ricordarti che le fondamenta non cedono con la prima crepa!

Contattami e Seguimi su

Facebook

Instagram

LinkedIn

 

"La pigrizia che paga": la lezione di Charlie Munger

“La pigrizia che paga”: la lezione di Charlie Munger

La mia strategia pigra di fare molto poco e acquistare principalmente azioni, per poi non prestare attenzione, mi ha dato buoni risultati.

Quando Charlie Munger, il leggendario investitore e vicepresidente di Berkshire Hathaway, pronunciò questa frase, probabilmente fece storcere il naso a molti. Come può la pigrizia portare al successo negli investimenti? In un mondo dove tutti parlano di azione, di strategie complesse, di comprare e vendere al momento giusto, Munger ci dice di fare… niente?

Eppure, AVEVA RAGIONE!

Viviamo in un’epoca ossessionata dalla velocità. Controlliamo il mercato ogni giorno, cambiamo idea ogni settimana, inseguiamo la nuova tendenza del momento.

Il risultato? Mille tentativi, zero progressi reali.

Munger ci ha insegnato che il vero segreto della crescita—negli investimenti, nel lavoro e nella vita—non è nel fare di più, ma nel fare meglio e poi avere la pazienza di aspettare. Il suo approccio consiste nello scegliere con cura aziende solide, investire e poi… lasciar stare. Il tempo e il potere dell’interesse composto faranno il resto.

Ma questa filosofia non si applica solo alla finanza. Vale per qualsiasi progetto importante. Vuoi costruire un’impresa? Un piano finanziario sicuro? Una carriera significativa? Non serve correre ovunque, serve una direzione chiara. Troppe persone si affannano a cambiare strategia ogni mese, senza mai dare tempo alle proprie scelte di portare risultati.

Nel mio lavoro vedo spesso clienti che cercano soluzioni immediate. Vogliono tutto e subito. Ma il vero successo arriva da chi sa piantare semi e aspettare che crescano, invece di scavare la terra ogni giorno per vedere se i semi hanno messo radici.

Charlie Munger non era davvero pigro, tutt’altro. Aveva semplicemente compreso che, in molti casi, la strategia migliore è avere pazienza e fidarsi del processo. E probabilmente, se ti piacerebbe ottenere risultati duraturi, vale la pena riflettere su questo approccio.

Contattamie sarò felice di veder crescere con te i frutti della tua attesa!

Seguimi su

Facebook

Instagram

LinkedIn

Walt Disney: la resilienza di un sogno

Walt Disney: la resilienza di un sogno

Walt Disney: la resilienza di un sogno

Caro lettore,

oggi vorrei raccontarti la storia di Walt Disney perché rappresenta un esempio concreto di come i fallimenti possano diventare lezioni preziose per raggiungere il successo. Quando iniziamo un progetto o inseguiamo un sogno inevitabilmente incontriamo ostacoli, errori e momenti di scoraggiamento. La storia di Disney non è solo ispirante, ma ci mostra come trasformare le difficoltà in opportunità e come la giusta mentalità, unita alla gestione dei rischi, possa portare a risultati straordinari. È una lezione che tutti possiamo applicare, che tu stia lavorando a un obiettivo finanziario, professionale o personale.

Il primo fallimento

Nei primi anni ’20, Walt fondò il suo primo studio di animazione, il Laugh-O-Gram Studio. Era giovane, pieno di idee e con una gran voglia di fare. Nonostante la creatività, lo studio fallì, travolto dai debiti. Fu un duro colpo, ma Walt non si arrese. Si trasferì a Hollywood per ricominciare da capo con pochissimi soldi ma con una valigia piena di sogni.

La perdita di Oswald

Una volta arrivato a Hollywood, Walt creò Oswald the Lucky Rabbit, un successo iniziale. Sfortunatamente, una clausola sfavorevole del contratto lo privò dei diritti sul personaggio e di gran parte della sua squadra. Invece di arrendersi, Walt imparò una lezione fondamentale: avere il controllo delle proprie creazioni è essenziale per il successo a lungo termine.

Dal fallimento al trionfo: la nascita di Mickey Mouse

Ferito ma non sconfitto, Walt si sedette al tavolo da disegno con il fratello Roy e l’animatore Ub Iwerks. Insieme crearono Mickey Mouse, un personaggio che sarebbe diventato l’icona dell’intrattenimento mondiale. Il cortometraggio sonoro Steamboat Willie fu un successo rivoluzionario e segnò l’inizio dell’impero Disney.

Cosa ci insegna questa storia?

 

La storia di Walt Disney ci insegna che ogni fallimento è un’opportunità per crescere.

Considero 3 aspetti chiave da sottolineare:

1.Non rifiutare il rischio, ma impara dai fallimenti: ogni errore offre una lezione preziosa. Non temere di sbagliare, ma usa quei momenti per migliorarti.

2.Proteggi il tuo lavoro: Come Walt ha imparato con Oswald, è cruciale mantenere il controllo delle tue idee e progetti.

3.Non mollare mai: Anche quando tutto sembra perduto, la perseveranza può trasformare i tuoi sogni in realtà.

Walt Disney è la prova vivente che con visione, resilienza e capacità di adattarsi, puoi realizzare qualsiasi progetto. Che sia un’impresa, un piano finanziario o un sogno personale, ricorda: ogni grande successo inizia con un passo coraggioso.

 

Contattami 

e seguimi su

Facebook

Instagram

LinkedIn

 

Inflazione, AI e Politica Americana: gli ingredienti del 2025

Inflazione AI e Politica Americana: gli ingredienti del 2025

“Ma davvero tutto questo influisce su di me?” È quello che mi ha chiesto un mio caro cliente che non si perde mai una discussione su economia e tecnologia. E devo dire che non ha tutti i torti a chiederselo. Inflazione americana, intelligenza artificiale e politica USA: sono davvero gli argomenti dell’anno, ma possono sembrare distanti dalla nostra vita quotidiana. In realtà, sono più vicini di quanto pensiamo.

Inflazione: Un’Onda da Cavalcare

L’inflazione negli Stati Uniti fa sempre rumore, soprattutto perché influenza anche l’economia globale. Ma invece di farci prendere dall’ansia per i tassi d’interesse o per l’ennesimo discorso della Federal Reserve, fermiamoci un attimo. Il segreto? Diversificare. Che tu stia investendo o risparmiando, avere una base solida e ben distribuita ti aiuta a non farti travolgere da eventuali scossoni. Non si tratta di prevedere il futuro, ma di essere pronti ad affrontarlo.

L’Intelligenza Artificiale: Il Cambiamento è Qui

Negli ultimi anni, l’AI ha fatto passi da gigante. Se fino a poco tempo fa era roba da film di fantascienza, oggi è parte della nostra quotidianità: dalle app che usiamo ai nuovi strumenti di lavoro. E il bello è che siamo solo all’inizio. Quindi, come affrontare questa rivoluzione? Con strategia. Non serve diventare esperti di AI, ma capire come può influire sui settori che ci interessano è un passo avanti, sia per chi vuole investire che per chi vuole rimanere competitivo nel lavoro.

Politica Americana: Un Riflesso Globale

Tra elezioni e nuove decisioni, la politica USA avrà un impatto importante quest’anno. Ma ecco il punto: non dobbiamo farci trascinare dai titoli sensazionalistici. Il tempo è dalla nostra parte. Costruire una visione di lungo periodo – sia per i propri obiettivi finanziari che professionali – è la chiave per non perdere il filo in un mondo che cambia velocemente.

Un Consiglio da Amico

Se c’è una cosa che il 2025 ci chiede, è equilibrio. Diversificazione, strategia e pazienza sono come gli amici fidati che ti accompagnano in un viaggio. Ti aiutano a mantenere la rotta, qualunque sia la direzione del vento.

 

Contattami per scoprire qual è la strategia d’investimento più adatta a te!

Facebook

Instagram

LinkedIn

 

Le finanze sotto l'albero: un Natale senza brutte sorprese.

Le finanze sotto l’albero: un Natale senza brutte sorprese.

Le finanze sotto l’albero: un Natale senza brutte sorprese.

Caro lettore,

il periodo natalizio è un periodo magico, ma porta con sé anche sfide significative per le nostre finanze personali. Siamo sommersi tra regali, pranzi e decorazioni perdendo facilmente il controllo del budget. Quante volte ti sei chiesto se tutto quel denaro speso ci abbia davvero reso più felici?

Rispondere sinceramente a questa domanda è fondamentale per gestire al meglio le nostre finanze. Spesso dimentichiamo che le scelte finanziarie rispecchiano i nostri valori e ciò che conta davvero per noi.

Fermarsi un attimo per riflettere è importante. A volte ci dimentichiamo che il modo in cui spendiamo i nostri soldi parla di chi siamo e di cosa conta davvero per noi.

Questo periodo può essere un’occasione per rimettere in ordine le priorità e capire se le nostre scelte finanziarie ci stanno portando verso ciò che desideriamo davvero. Può diventare un’opportunità per ripensare a come gestiamo le nostre risorse economiche, trasformandolo in un’occasione di crescita e consapevolezza.

Durante le feste è facile lasciarsi trasportare dall’entusiasmo finendo per spendere più del previsto. Ma, nonostante ciò, il Natale può insegnarci a mettere in pratica alcune regole utili per migliorare la gestione delle nostre finanze. Ecco alcune strategie che condivido spesso con chi mi chiede consigli.

Definisci un budget preciso, sapendo in anticipo quanto destinare alle varie voci come regali, cene o viaggi aiutando a mantenere il controllo senza rinunciare al piacere delle feste.

Acquistare regali in anticipo o approfittare di sconti permette di ridurre lo stress e di risparmiare. Monitorare ogni spesa è altrettanto importante: esistono strumenti semplici, come app o tabelle, per tenere traccia di ogni acquisto.

Il Natale tra emozioni e consapevolezza

Durante questo periodo sono le emozioni che giocano un ruolo fondamentale. Capita spesso di acquistare regali costosi per esprimere affetto, ma ti chiedo se sia davvero necessario. Il valore di un regalo non sta nel suo prezzo, ma nel significato che porta con sé. Purtroppo, il più delle volte chi riceve un dono spesso ne percepisce un valore inferiore rispetto al costo effettivo. Questo ci insegna che esperienze o pensieri personalizzati hanno un impatto più forte rispetto agli oggetti materiali.

Il Natale può essere anche il momento giusto per fare del bene. Destinare una parte del proprio budget a iniziative benefiche è un modo per investire le risorse in qualcosa che genera un valore duraturo. Scegliere regali sostenibili o ridurre gli sprechi è un piccolo passo verso una gestione più responsabile.

Un’opportunità di crescita personale

Le feste non sono solo una stagione di spese. Sono anche un’occasione per riflettere su come migliorare la relazione con il denaro. Dare priorità a momenti speciali con famiglia e amici rispetto ai beni materiali crea ricordi indelebili e duraturi.

Inoltre, il Natale è anche il momento ideale per iniziare a pianificare il nuovo anno finanziario. Stabilire obiettivi di risparmio o investimento durante le festività può aiutarti a iniziare il futuro con maggiore sicurezza e serenità.

Chiediti, mentre vivi queste feste, se le tue scelte finanziarie riflettono ciò che è davvero importante per te. Questo semplice esercizio potrebbe aiutarti a prendere decisioni più sagge, non solo a Natale ma durante tutto l’anno.

Contattami per ridefinire insieme le tue priorità!

Facebook

Instagram

LinkedIn

 

Cosa c'entra il nostro corpo con le decisioni finanziarie?

Cosa c’entra il nostro corpo con le decisioni finanziarie?

Cosa c’entra il nostro corpo con le decisioni finanziarie?

Quando parliamo di decisioni finanziarie, c’è una parte del nostro corpo che gioca un ruolo fondamentale: l’insula cerebrale. Non si tratta di una zona che conosciamo tanto, ma è una regione profonda del nostro cervello che collega il corpo con le emozioni. In sostanza, l’insula ci aiuta a valutare situazioni rischiose, perché mette insieme sensazioni fisiche e segnali emotivi. Pensiamo a come, in passato, ci ha protetto dai pericoli immediati, come fame o predatori. Era lì per farci stare attenti, percependo il rischio.

E come funziona quando investiamo?

Quando facciamo scelte economiche – magari investire in mercati instabili o in progetti con rischi poco chiari – l’insula si attiva.

Il risultato? A volte ci fa diventare molto più cauti, spingendoci a scegliere soluzioni più sicure, magari con bassi ritorni, o ci porta a ritirarci da investimenti appena c’è un piccolo calo.

Hai mai sentito quella sensazione di “rifiuto” quando vedi un investimento che potrebbe sembrare rischioso? Ti è capitato di rinunciare a qualcosa per paura di una nuova perdita? Ecco, in quei momenti l’insula amplifica la nostra paura di perdere, portandoci a evitare il rischio anche quando sarebbe ragionevole affrontarlo.

C’è un modo per “gestire” questa paura?

Per smorzare l’effetto dell’insula sulle nostre decisioni, un approccio che si sta diffondendo è il Mindful Investing (forse preferisco italianizzarlo con l’Investire con consapevolezza).

In pratica, si tratta di imparare a essere più consapevoli delle emozioni che proviamo quando investiamo, e a non prendere decisioni impulsive. Utilizzando la mindfulness, possiamo riconoscere i segnali che il nostro corpo ci manda e usare questi segnali per fare scelte più ragionate, senza farci sopraffare dalla paura o dall’ansia.

In pratica, l’idea è quella di concentrarsi sugli obiettivi a lungo termine. Così, anche quando il mercato è turbolento, possiamo mantenere la calma e non fuggire dalla situazione. Significa restare centrati, anche quando tutto intorno sembra muoversi velocemente.

Il mio ruolo in tutto questo?

Nel mio lavoro di consulente, aiuto i clienti a capire l’importanza di queste reazioni emotive, e a riconoscerle per poterle gestire. In pratica, parliamo tanto delle emozioni legate ai soldi – sia quelle legate alla paura di perdere che quelle di fare il passo giusto. Insieme, possiamo fare chiarezza sugli obiettivi finanziari, pianificando per il futuro, senza farsi abbattere dalla volatilità o dalla paura del mercato.

L’insula come alleato, non nemico

Quello che è interessante è che l’insula, pur spingendoci a essere più cauti o emotivi, può anche diventare un alleato. Ci aiuta a capire meglio come reagiamo al rischio e ci può orientare verso decisioni più consapevoli.

La chiave sta nel trovare il giusto equilibrio tra le emozioni e una pianificazione solida, in modo che questa guida interiore ci aiuti a fare scelte finanziarie più sagge nel lungo periodo.

Clicca qui per richiedere una consulenza: cercheremo insieme di gestire al meglio le emozioni!

Seguimi su FacebookInstagramLinkedIn