Tra caos e opportunità: la lezione ancora attuale di Ennio Doris

Tra caos e opportunità: la lezione ancora attuale di Ennio Doris

Tra caos e opportunità: la lezione ancora attuale di Ennio Doris

«Ogni rallentamento economico è una grandissima opportunità di investimento».

Così Ennio Doris si esprimeva nel 2019, in un discorso che oggi, nel 2025, risuona con una forza sorprendentemente attuale. Le sue parole, ancora oggi, ci accompagnano in una riflessione necessaria sul mondo che ci circonda.

Doris, fondatore di Banca Mediolanum e figura carismatica della finanza italiana, parlava di un contesto segnato da una “valanga di notizie” che travolge l’individuo, confondendolo e disorientandolo. Una crisi dietro l’altra: dai dazi USA-Cina, alla Brexit, passando per le incertezze politiche in Europa, la Germania in affanno, l’Italia in crisi, e un’America condotta da un leader imprevedibile (si, sempre lui). Uno scenario allora complesso, ma che oggi non è affatto meno turbolento.

La vera sfida, secondo Doris, è imparare a diradare la confusione, selezionare i rumori di fondo per individuare ciò che conta davvero. E in mezzo a tutto questo rumore, esiste una verità semplice ma decisamente potente: le crisi sono anche opportunità! I ribassi di mercato, per chi ha visione e sangue freddo, non sono segnali di fuga, ma occasioni di ingresso. Un invito a guardare oltre il presente, ad avere idee chiare e a prendere decisioni consapevoli.

Non si tratta solo di finanza. La considero una vera e propria filosofia di vita. In un’epoca dominata dall’iper-informazione, dal bombardamento mediatico e dall’instabilità cronica, il pensiero di Doris ci richiama a una forma di essenzialismo finanziario: tornare alle basi, leggere i segnali reali dell’economia, costruire con pazienza e lungimiranza.

Come allora, anche oggi ci troviamo davanti a nuovi conflitti geopolitici, crisi energetiche, tensioni economiche globali. Ma la lezione è la stessa: chi sa mantenere la lucidità, chi riesce a fare chiarezza tra le nebbie, sarà in grado non solo di proteggere il proprio capitale, ma anche di farlo crescere.

Perché, come sottolineava Doris, il finale c’è già, non sappiamo quando, non sappiamo dove, ma l’asticella verrà posta.

E per tutti coloro che sono preparati, ogni crisi sarà un’opportunità colta e non mancata.

 

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Stai costruendo il ponteggio giusto per il tuo futuro?

Stai costruendo il ponteggio giusto per il tuo futuro?

Stai costruendo il ponteggio giusto per il tuo futuro?

Caro lettore,

Immagina di trovarti in un cantiere dove osservi gli operai lavorare con precisione e sicurezza a diversi metri da terra.

Hai mai pensato di essere lassù con l’attenzione sempre alta?

Ogni movimento, ogni attrezzo che usano e ogni passo sulle impalcature è frutto di esperienza, pianificazione e attenzione ai dettagli. Da terra, la costruzione di un ponteggio potrebbe sembrarti un’operazione semplice, ma sei proprio sicuro che sia così? Dietro ogni struttura ci sono calcoli, regole di sicurezza e una visione chiara del risultato finale.

E se ti dicessi che la costruzione di un ponteggio è una metafora perfetta per la realizzazione di un progetto, sia esso imprenditoriale, finanziario o personale?

Pensaci un attimo!

È praticamente impossibile improvvisare un’impalcatura senza rischi.

E quindi ti chiedo: puoi costruire un futuro solido senza un piano ben strutturato? Ti è mai capitato di buttarti in qualcosa senza una strategia chiara? Ogni decisione richiede valutazioni accurate, competenze specifiche e strumenti adeguati.

Quando affronti un percorso di consulenza finanziaria o di progettazione del futuro, la prima fase è sempre l’analisi del contesto.

Chiediti sempre su quali basi si poggia la tua struttura, ma non solo.

Quali risorse hai a disposizione? Quali rischi devi prevedere?

Allo stesso modo gli operai valutano il terreno scelgono i materiali e pianificano ogni dettaglio prima di iniziare a montare l’impalcatura.

Un altro elemento chiave è il tempo. Un ponteggio non si costruisce tutto in una volta: si parte dalle fondamenta, si sale gradualmente, si testa la stabilità ad ogni passaggio. Ora pensa a un tuo obiettivo: lo hai mai spezzettato in passi concreti per renderlo più raggiungibile? Lo stesso vale per un progetto finanziario o imprenditoriale. Non raggiungerai i tuoi obiettivi in un solo passo, ma con una serie di scelte strategiche, investimenti mirati e un monitoraggio costante dei risultati.

Infine, la gestione dei rischi gioca un ruolo fondamentale in entrambi i contesti. In un cantiere, ogni operaio sa che il minimo errore può avere conseguenze gravi. Per questo, segue normative precise e utilizza strumenti di protezione adeguati. E nel mondo della pianificazione finanziaria?

Ti sei mai chiesto quali strumenti di protezione hai a disposizione per gestire i rischi finanziari?

Ogni decisione deve essere ponderata, ogni investimento deve tenere conto delle possibili fluttuazioni di mercato e ogni strategia deve prevedere delle misure di tutela.

 

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Costruiremo insieme il tuo ponteggio!

 

 

Ma davvero una crepa fa più rumore delle fondamenta?

Ma davvero una crepa fa più rumore delle fondamenta?

Ma davvero una crepa fa più rumore delle fondamenta?

Ti è mai capitato di svegliarti nel cuore della notte con un pensiero fisso?

Tipo un dettaglio che di giorno sembrava insignificante, ma che all’improvviso diventa enorme nella tua mente?

Pensiamo a una crepa nel muro di casa, così piccola, quasi invisibile, ma che nel silenzio della notte potrebbe segnalarti un crollo imminente. Forse esagero, ma in quei momenti la paura prende il sopravvento. Potresti addirittura pensare di fare qualcosa di radicale: vendere la casa, scappare dal pericolo eliminando qualsiasi tipo di rischio.

La crepa diventa il simbolo di qualcosa di più grande, e la tentazione è quella di mollare tutto per sentirsi al sicuro.

Ma fermati un attimo. Respira.

Quando hai paura, stai guardando solo la crepa, o ti ricordi anche delle fondamenta che hai costruito nel tempo? Quelle fondamenta non si vedono tutti i giorni, non fanno rumore, ma sono lì. Robuste, solide, frutto di lavoro e costanza.

Proprio come accade nei tuoi progetti di vita. Un inciampo, una battuta d’arresto, una notizia negativa: basta poco per far vacillare le tue certezze, ma tutto ciò che hai costruito fino a oggi non sparisce di colpo. La vera forza sta nel non lasciarsi accecare da una crepa, ma nel ricordare quanto sia stabile tutto ciò che hai messo in piedi attorno ad essa.

E non è forse lo stesso che sta accadendo in questi giorni sui mercati? I recenti crolli hanno fatto venire i dubbi a molti, e magari anche tu hai pensato che fosse meglio “vendere tutto” e allontanarti dal rischio. È normale, ti capisco. Ma i mercati non si valutano quando c’è bel tempo. Si valutano quando arriva la tempesta. È proprio ora che devi chiederti: sto avendo paura della crepa o sto riconoscendo quanto sono solide le mie basi?

Guarda intorno e pensa a tutto il percorso che hai fatto: le oscillazioni fanno parte del mercato. Non è una questione di sapere se le crepe spariranno, ma di sapere se tu resisterai mentre le affronti.

E io sono qui, a ricordarti che le fondamenta non cedono con la prima crepa!

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"La pigrizia che paga": la lezione di Charlie Munger

“La pigrizia che paga”: la lezione di Charlie Munger

La mia strategia pigra di fare molto poco e acquistare principalmente azioni, per poi non prestare attenzione, mi ha dato buoni risultati.

Quando Charlie Munger, il leggendario investitore e vicepresidente di Berkshire Hathaway, pronunciò questa frase, probabilmente fece storcere il naso a molti. Come può la pigrizia portare al successo negli investimenti? In un mondo dove tutti parlano di azione, di strategie complesse, di comprare e vendere al momento giusto, Munger ci dice di fare… niente?

Eppure, AVEVA RAGIONE!

Viviamo in un’epoca ossessionata dalla velocità. Controlliamo il mercato ogni giorno, cambiamo idea ogni settimana, inseguiamo la nuova tendenza del momento.

Il risultato? Mille tentativi, zero progressi reali.

Munger ci ha insegnato che il vero segreto della crescita—negli investimenti, nel lavoro e nella vita—non è nel fare di più, ma nel fare meglio e poi avere la pazienza di aspettare. Il suo approccio consiste nello scegliere con cura aziende solide, investire e poi… lasciar stare. Il tempo e il potere dell’interesse composto faranno il resto.

Ma questa filosofia non si applica solo alla finanza. Vale per qualsiasi progetto importante. Vuoi costruire un’impresa? Un piano finanziario sicuro? Una carriera significativa? Non serve correre ovunque, serve una direzione chiara. Troppe persone si affannano a cambiare strategia ogni mese, senza mai dare tempo alle proprie scelte di portare risultati.

Nel mio lavoro vedo spesso clienti che cercano soluzioni immediate. Vogliono tutto e subito. Ma il vero successo arriva da chi sa piantare semi e aspettare che crescano, invece di scavare la terra ogni giorno per vedere se i semi hanno messo radici.

Charlie Munger non era davvero pigro, tutt’altro. Aveva semplicemente compreso che, in molti casi, la strategia migliore è avere pazienza e fidarsi del processo. E probabilmente, se ti piacerebbe ottenere risultati duraturi, vale la pena riflettere su questo approccio.

Contattamie sarò felice di veder crescere con te i frutti della tua attesa!

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Walt Disney: la resilienza di un sogno

Walt Disney: la resilienza di un sogno

Walt Disney: la resilienza di un sogno

Caro lettore,

oggi vorrei raccontarti la storia di Walt Disney perché rappresenta un esempio concreto di come i fallimenti possano diventare lezioni preziose per raggiungere il successo. Quando iniziamo un progetto o inseguiamo un sogno inevitabilmente incontriamo ostacoli, errori e momenti di scoraggiamento. La storia di Disney non è solo ispirante, ma ci mostra come trasformare le difficoltà in opportunità e come la giusta mentalità, unita alla gestione dei rischi, possa portare a risultati straordinari. È una lezione che tutti possiamo applicare, che tu stia lavorando a un obiettivo finanziario, professionale o personale.

Il primo fallimento

Nei primi anni ’20, Walt fondò il suo primo studio di animazione, il Laugh-O-Gram Studio. Era giovane, pieno di idee e con una gran voglia di fare. Nonostante la creatività, lo studio fallì, travolto dai debiti. Fu un duro colpo, ma Walt non si arrese. Si trasferì a Hollywood per ricominciare da capo con pochissimi soldi ma con una valigia piena di sogni.

La perdita di Oswald

Una volta arrivato a Hollywood, Walt creò Oswald the Lucky Rabbit, un successo iniziale. Sfortunatamente, una clausola sfavorevole del contratto lo privò dei diritti sul personaggio e di gran parte della sua squadra. Invece di arrendersi, Walt imparò una lezione fondamentale: avere il controllo delle proprie creazioni è essenziale per il successo a lungo termine.

Dal fallimento al trionfo: la nascita di Mickey Mouse

Ferito ma non sconfitto, Walt si sedette al tavolo da disegno con il fratello Roy e l’animatore Ub Iwerks. Insieme crearono Mickey Mouse, un personaggio che sarebbe diventato l’icona dell’intrattenimento mondiale. Il cortometraggio sonoro Steamboat Willie fu un successo rivoluzionario e segnò l’inizio dell’impero Disney.

Cosa ci insegna questa storia?

 

La storia di Walt Disney ci insegna che ogni fallimento è un’opportunità per crescere.

Considero 3 aspetti chiave da sottolineare:

1.Non rifiutare il rischio, ma impara dai fallimenti: ogni errore offre una lezione preziosa. Non temere di sbagliare, ma usa quei momenti per migliorarti.

2.Proteggi il tuo lavoro: Come Walt ha imparato con Oswald, è cruciale mantenere il controllo delle tue idee e progetti.

3.Non mollare mai: Anche quando tutto sembra perduto, la perseveranza può trasformare i tuoi sogni in realtà.

Walt Disney è la prova vivente che con visione, resilienza e capacità di adattarsi, puoi realizzare qualsiasi progetto. Che sia un’impresa, un piano finanziario o un sogno personale, ricorda: ogni grande successo inizia con un passo coraggioso.

 

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Inflazione, AI e Politica Americana: gli ingredienti del 2025

Inflazione AI e Politica Americana: gli ingredienti del 2025

“Ma davvero tutto questo influisce su di me?” È quello che mi ha chiesto un mio caro cliente che non si perde mai una discussione su economia e tecnologia. E devo dire che non ha tutti i torti a chiederselo. Inflazione americana, intelligenza artificiale e politica USA: sono davvero gli argomenti dell’anno, ma possono sembrare distanti dalla nostra vita quotidiana. In realtà, sono più vicini di quanto pensiamo.

Inflazione: Un’Onda da Cavalcare

L’inflazione negli Stati Uniti fa sempre rumore, soprattutto perché influenza anche l’economia globale. Ma invece di farci prendere dall’ansia per i tassi d’interesse o per l’ennesimo discorso della Federal Reserve, fermiamoci un attimo. Il segreto? Diversificare. Che tu stia investendo o risparmiando, avere una base solida e ben distribuita ti aiuta a non farti travolgere da eventuali scossoni. Non si tratta di prevedere il futuro, ma di essere pronti ad affrontarlo.

L’Intelligenza Artificiale: Il Cambiamento è Qui

Negli ultimi anni, l’AI ha fatto passi da gigante. Se fino a poco tempo fa era roba da film di fantascienza, oggi è parte della nostra quotidianità: dalle app che usiamo ai nuovi strumenti di lavoro. E il bello è che siamo solo all’inizio. Quindi, come affrontare questa rivoluzione? Con strategia. Non serve diventare esperti di AI, ma capire come può influire sui settori che ci interessano è un passo avanti, sia per chi vuole investire che per chi vuole rimanere competitivo nel lavoro.

Politica Americana: Un Riflesso Globale

Tra elezioni e nuove decisioni, la politica USA avrà un impatto importante quest’anno. Ma ecco il punto: non dobbiamo farci trascinare dai titoli sensazionalistici. Il tempo è dalla nostra parte. Costruire una visione di lungo periodo – sia per i propri obiettivi finanziari che professionali – è la chiave per non perdere il filo in un mondo che cambia velocemente.

Un Consiglio da Amico

Se c’è una cosa che il 2025 ci chiede, è equilibrio. Diversificazione, strategia e pazienza sono come gli amici fidati che ti accompagnano in un viaggio. Ti aiutano a mantenere la rotta, qualunque sia la direzione del vento.

 

Contattami per scoprire qual è la strategia d’investimento più adatta a te!

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Le finanze sotto l'albero: un Natale senza brutte sorprese.

Le finanze sotto l’albero: un Natale senza brutte sorprese.

Le finanze sotto l’albero: un Natale senza brutte sorprese.

Caro lettore,

il periodo natalizio è un periodo magico, ma porta con sé anche sfide significative per le nostre finanze personali. Siamo sommersi tra regali, pranzi e decorazioni perdendo facilmente il controllo del budget. Quante volte ti sei chiesto se tutto quel denaro speso ci abbia davvero reso più felici?

Rispondere sinceramente a questa domanda è fondamentale per gestire al meglio le nostre finanze. Spesso dimentichiamo che le scelte finanziarie rispecchiano i nostri valori e ciò che conta davvero per noi.

Fermarsi un attimo per riflettere è importante. A volte ci dimentichiamo che il modo in cui spendiamo i nostri soldi parla di chi siamo e di cosa conta davvero per noi.

Questo periodo può essere un’occasione per rimettere in ordine le priorità e capire se le nostre scelte finanziarie ci stanno portando verso ciò che desideriamo davvero. Può diventare un’opportunità per ripensare a come gestiamo le nostre risorse economiche, trasformandolo in un’occasione di crescita e consapevolezza.

Durante le feste è facile lasciarsi trasportare dall’entusiasmo finendo per spendere più del previsto. Ma, nonostante ciò, il Natale può insegnarci a mettere in pratica alcune regole utili per migliorare la gestione delle nostre finanze. Ecco alcune strategie che condivido spesso con chi mi chiede consigli.

Definisci un budget preciso, sapendo in anticipo quanto destinare alle varie voci come regali, cene o viaggi aiutando a mantenere il controllo senza rinunciare al piacere delle feste.

Acquistare regali in anticipo o approfittare di sconti permette di ridurre lo stress e di risparmiare. Monitorare ogni spesa è altrettanto importante: esistono strumenti semplici, come app o tabelle, per tenere traccia di ogni acquisto.

Il Natale tra emozioni e consapevolezza

Durante questo periodo sono le emozioni che giocano un ruolo fondamentale. Capita spesso di acquistare regali costosi per esprimere affetto, ma ti chiedo se sia davvero necessario. Il valore di un regalo non sta nel suo prezzo, ma nel significato che porta con sé. Purtroppo, il più delle volte chi riceve un dono spesso ne percepisce un valore inferiore rispetto al costo effettivo. Questo ci insegna che esperienze o pensieri personalizzati hanno un impatto più forte rispetto agli oggetti materiali.

Il Natale può essere anche il momento giusto per fare del bene. Destinare una parte del proprio budget a iniziative benefiche è un modo per investire le risorse in qualcosa che genera un valore duraturo. Scegliere regali sostenibili o ridurre gli sprechi è un piccolo passo verso una gestione più responsabile.

Un’opportunità di crescita personale

Le feste non sono solo una stagione di spese. Sono anche un’occasione per riflettere su come migliorare la relazione con il denaro. Dare priorità a momenti speciali con famiglia e amici rispetto ai beni materiali crea ricordi indelebili e duraturi.

Inoltre, il Natale è anche il momento ideale per iniziare a pianificare il nuovo anno finanziario. Stabilire obiettivi di risparmio o investimento durante le festività può aiutarti a iniziare il futuro con maggiore sicurezza e serenità.

Chiediti, mentre vivi queste feste, se le tue scelte finanziarie riflettono ciò che è davvero importante per te. Questo semplice esercizio potrebbe aiutarti a prendere decisioni più sagge, non solo a Natale ma durante tutto l’anno.

Contattami per ridefinire insieme le tue priorità!

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Cosa c'entra il nostro corpo con le decisioni finanziarie?

Cosa c’entra il nostro corpo con le decisioni finanziarie?

Cosa c’entra il nostro corpo con le decisioni finanziarie?

Quando parliamo di decisioni finanziarie, c’è una parte del nostro corpo che gioca un ruolo fondamentale: l’insula cerebrale. Non si tratta di una zona che conosciamo tanto, ma è una regione profonda del nostro cervello che collega il corpo con le emozioni. In sostanza, l’insula ci aiuta a valutare situazioni rischiose, perché mette insieme sensazioni fisiche e segnali emotivi. Pensiamo a come, in passato, ci ha protetto dai pericoli immediati, come fame o predatori. Era lì per farci stare attenti, percependo il rischio.

E come funziona quando investiamo?

Quando facciamo scelte economiche – magari investire in mercati instabili o in progetti con rischi poco chiari – l’insula si attiva.

Il risultato? A volte ci fa diventare molto più cauti, spingendoci a scegliere soluzioni più sicure, magari con bassi ritorni, o ci porta a ritirarci da investimenti appena c’è un piccolo calo.

Hai mai sentito quella sensazione di “rifiuto” quando vedi un investimento che potrebbe sembrare rischioso? Ti è capitato di rinunciare a qualcosa per paura di una nuova perdita? Ecco, in quei momenti l’insula amplifica la nostra paura di perdere, portandoci a evitare il rischio anche quando sarebbe ragionevole affrontarlo.

C’è un modo per “gestire” questa paura?

Per smorzare l’effetto dell’insula sulle nostre decisioni, un approccio che si sta diffondendo è il Mindful Investing (forse preferisco italianizzarlo con l’Investire con consapevolezza).

In pratica, si tratta di imparare a essere più consapevoli delle emozioni che proviamo quando investiamo, e a non prendere decisioni impulsive. Utilizzando la mindfulness, possiamo riconoscere i segnali che il nostro corpo ci manda e usare questi segnali per fare scelte più ragionate, senza farci sopraffare dalla paura o dall’ansia.

In pratica, l’idea è quella di concentrarsi sugli obiettivi a lungo termine. Così, anche quando il mercato è turbolento, possiamo mantenere la calma e non fuggire dalla situazione. Significa restare centrati, anche quando tutto intorno sembra muoversi velocemente.

Il mio ruolo in tutto questo?

Nel mio lavoro di consulente, aiuto i clienti a capire l’importanza di queste reazioni emotive, e a riconoscerle per poterle gestire. In pratica, parliamo tanto delle emozioni legate ai soldi – sia quelle legate alla paura di perdere che quelle di fare il passo giusto. Insieme, possiamo fare chiarezza sugli obiettivi finanziari, pianificando per il futuro, senza farsi abbattere dalla volatilità o dalla paura del mercato.

L’insula come alleato, non nemico

Quello che è interessante è che l’insula, pur spingendoci a essere più cauti o emotivi, può anche diventare un alleato. Ci aiuta a capire meglio come reagiamo al rischio e ci può orientare verso decisioni più consapevoli.

La chiave sta nel trovare il giusto equilibrio tra le emozioni e una pianificazione solida, in modo che questa guida interiore ci aiuti a fare scelte finanziarie più sagge nel lungo periodo.

Clicca qui per richiedere una consulenza: cercheremo insieme di gestire al meglio le emozioni!

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La trappola del Market Timing e perché non funziona

La trappola del Market Timing e perché non funziona

Quando si tratta di investire, una delle trappole più comuni in cui possiamo cadere è quella del “market timing”: cercare di prevedere i momenti giusti per comprare e vendere in base alle fluttuazioni del mercato. Come consulente finanziario, spesso mi trovo a parlare con clienti che, spinti dalla paura o dall’euforia, decidono di aspettare il “momento giusto” per fare il passo successivo.

Se hai mai pensato che i mercati siano troppo alti e che una correzione sia imminente, o se hai rimandato un investimento aspettando il momento perfetto, probabilmente ti riconoscerai in molte delle storie che sto per raccontarti.

Gli errori del passato

Pensiamo agli anni ’90. Molti di noi ricorderanno quanto sia stato facile, guardando il mercato salire, pensare “ora è troppo tardi, è troppo alto”. Eppure, gli stessi mercati sono cresciuti ancora per anni, raggiungendo nuovi picchi.

Poi è arrivato il 1999: nonostante tutti dicevano che i prezzi erano insostenibili, alcuni pensavano che “questa volta fosse diverso”. E cosa successe? Il mercato crollò poco dopo.

Lo stesso ciclo si è ripetuto nelle crisi successive. Nel 2008, quando il sistema finanziario sembrava collassare, la gente in preda al panico iniziò a vendere. Così facendo, molti persero l’opportunità di cavalcare uno dei più lunghi e forti rally di sempre.

Perché il market timing non funziona?

Per quanto possa sembrare allettante aspettare il momento perfetto per entrare o uscire dal mercato, il market timing è praticamente impossibile da fare con successo. Le ragioni sono molteplici. Pensiamo alle fluttuazioni quotidiane dei mercati, spesso influenzate da una miriade di fattori, dalle politiche economiche globali ai cambiamenti tecnologici, che rendono quasi impossibile prevedere quando si verificherà una correzione significativa o un’impennata. Il timore di perdere un’opportunità o il panico durante un crollo possono spingere a decisioni impulsive, come vendere nel momento di maggiore debolezza. Ma la storia ci insegna che spesso il “momento giusto” arriva quando meno ce lo aspettiamo.

Esiste una soluzione?

La chiave per ottenere rendimenti solidi è la costanza, non il tempismo. Ogni volta che si cerca di comprare durante un picco o vendere durante un minimo, si perde di vista l’orizzonte temporale. Investire è una maratona, non uno sprint. La verità, che ogni consulente finanziario ripete a gran voce, è che il momento migliore per investire è sempre stato ieri, e il secondo migliore è oggi. La strategia più efficace non è cercare di prevedere il mercato, ma creare un piano di investimento a lungo termine, che includa la gestione dei rischi e una distribuzione equilibrata del capitale.

Investire in modo regolare, indipendentemente dall’andamento dei mercati, ti consente di beneficiare della crescita nel lungo termine, senza lasciarti influenzare dalle emozioni del momento.

Questa è una lezione che molti di noi imparano solo dopo aver commesso errori costosi: il mercato è imprevedibile, e cercare di anticiparlo è una trappola che porta solo frustrazione. La vera strategia è quella di investire con costanza, rimanendo ancorati a un piano ben definito. Non aspettare il “momento perfetto” — per quanto possa sembrare allettante, quel momento potrebbe non arrivare mai.

Ricorda, il mercato nel lungo periodo ha una sola direzione: VERSO L’ALTO!

E se investiamo oggi, avremo tutte le possibilità di essere parte di questo successo!

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Come l'inflazione ti influenza e come proteggere il tuo futuro

Come l’inflazione ti influenza e come proteggere il tuo futuro

Caro lettore,

Questa mattina leggevo un recentissimo articolo del Corriere della Sera nel quale venivano riportati i dati diffusi da Federconsumatori: dal 2014, i prezzi di alcuni prodotti chiave della nostra dieta sono aumentati in modo drammatico. La pasta, ad esempio, è cresciuta dell’84% (da 1,55 a 2,85 euro al chilo), mentre l’olio extravergine di oliva ha visto un aumento dell’81% (da 6,64 a 11,99 euro al litro).

Questi numeri non sono solo statistiche ma rappresentano una sfida quotidiana per milioni di italiani. Ma come possiamo affrontare il caro vita senza compromettere i nostri progetti futuri? Qui entra in gioco una pianificazione finanziaria consapevole.

L’importanza di un bilancio familiare

Il primo passo per affrontare l’inflazione è avere una chiara visione delle proprie finanze. Annotare entrate e uscite può aiutare a identificare le spese superflue e a ridistribuire le risorse verso ciò che è davvero necessario. Ad esempio, i dati Federconsumatori suggeriscono che un’attenta scelta dei canali di acquisto (mercati locali, offerte online, gruppi d’acquisto solidali) può fare una grande differenza.

Investire nel futuro per contrastare l’incertezza

Sebbene risparmiare sia fondamentale, investire è altrettanto importante per proteggere il capitale dall’erosione dell’inflazione. Gli strumenti finanziari come i Piani di Accumulo del Capitale (PAC) possono essere una valida soluzione: permettono di costruire gradualmente un capitale, investendo in modo diversificato e minimizzando i rischi.

Obiettivi a lungo termine: non perderli di vista

L’aumento dei prezzi rischia di farci concentrare esclusivamente sulle difficoltà del presente, ma è importante mantenere una visione a lungo termine. Se hai obiettivi come l’acquisto di una casa, l’avvio di un’attività o il raggiungimento dell’indipendenza finanziaria, stabilisci un piano e seguilo con disciplina.

Educazione finanziaria come strumento di resilienza

Infine, affrontare il caro vita significa anche acquisire conoscenze finanziarie. Capire come funzionano i mercati, le dinamiche dell’inflazione e le opportunità di investimento ti permetterà di prendere decisioni informate e strategiche.

 

L’inflazione e il caro vita sono sfide reali, ma con una pianificazione finanziaria mirata, è possibile mitigarne gli effetti e continuare a perseguire i propri sogni.

Come consulente finanziario, il mio obiettivo è aiutarti a costruire un percorso solido per il futuro, che tenga conto delle tue priorità e delle mutevoli dinamiche economiche.

Se hai bisogno di supporto, non esitare a contattarmi!

Insieme possiamo trasformare le difficoltà in opportunità!

 

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