La visione che abbiamo del futuro è influenzata da come viviamo il nostro presente. In questo periodo sembra che ci abbiano portato via la fiducia, le prospettive di crescita, il futuro. Viviamo in una spirale di notizie negative: disoccupazione, figli che gravano sul bilancio familiare, mancanza di prospettive; e poi la politica con i dazi commerciali sulla Cina, i tweet di Trump. Tutto questo ci fa vivere in un costante clima di insicurezza, e visto che le emozioni di oggi sono negative, proiettiamo il tutto anche sul nostro futuro. La nostra mente è programmata per amplificare le cose negative, ma se ci fermiamo un attimo a riflettere, probabilmente riusciremo a vedere le cose come sono in realtà. A livello mondiale nel 1990 i poveri erano 1,8 miliardi contro una popolazione totale di circa 5,5 miliardi. Oggi i poveri sono 778 milioni contro una popolazione di 7,7 miliardi. Nel 2030 saranno 300 milioni contro i quasi 9 miliardi che saremo. Dal 1990 ad oggi la vita media è aumentata di circa 8 anni, e questo grazie alle migliori condizioni di vita, alle scoperte nel campo della medicina. Probabilmente il futuro non sarà così buio. Io mi occupo di risparmi e patrimoni privati, quei risparmi di cui noi italiani siamo campioni del mondo per accumulazione, ma sono risparmi che negli ultimi anni non sono più remunerati, e questo non possiamo permettercelo. Il nostro futuro, la nostra pensione, la protezione, il futuro dei nostri figli, l’assistenza alle persone anziane, impongono delle scelte oggi. Il futuro ci chiederà il conto più avanti. Se non facciamo le scelte giuste oggi, quando quel giorno arriverà, non saremo in grado di affrontarlo. I nostri progetti di vita, meritano attenzione.