Natalità

Riflessioni da futuro pensionato (forse)

Oggi voglio concentrarmi su due numeri: 1,32 e 42. Sono due numeretti che dovrebbero farci seriamente riflettere se vogliamo affrontare il nostro futuro serenamente. Il primo dato è il numero medio di figli per donna (o per coppia), il secondo è l’età media degli italiani. La riflessione immediata che mi viene da fare è che siamo un Paese per vecchi. Se questi dati li uniamo al termine “retirement” (che letteralmente vuol dire pensione, ma in realtà sta ad indicare il periodo della vita in cui ci si ritira dal lavoro e si entra in una fase nuova con nuovi bisogni), la situazione diventa preoccupante.
L’innalzamento della vita media e la scarsa propensione a fare figli, sta creando un serio problema previdenziale, che rischia di far saltare i vari sistemi pensionistici. In tutto il mondo occidentale se ne parla, tranne che nella nostra Penisola. Eppure la situazione è così seria che bisognerebbe parlarne come si parla di una catastrofe. Alcuni studi sulla longevità dicono che circa la metà dei nati nel 2007, vivranno oltre i 100 anni. La nostra vita media si è allungata, ma contemporaneamente sono diminuite in maniera drastica le nascite.

A questo punto la domanda è: chi pagherà la nostra pensione? Non facciamo troppo affidamento su i nostri risparmi. Mercer, che è il più grosso istituto di ricerca previdenziale, ha già lanciato un allarme: 8 persone su 10 vivranno più a lungo dei propri risparmi e delle proprie pensioni, eppure in Italia continuiamo a tenere i soldi investiti sul conto corrente… A questo punto è giusto chiedersi se ne vale la pena vivere più a lungo se l’ultima parte della nostra vita dovrà essere una vita di stenti. Forse pensandoci per tempo potremmo ovviare a questo problema.