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Risparmi, i tempi sono cambiati

Riusciremo a garantire lo stesso tenore di vita a noi e ai nostri figli in futuro? Rispetto al passato il mondo è cambiato. Entrare nel mondo del lavoro era più facile, mentre oggi il livello di disoccupazione giovanile è doppio rispetto al resto d’Europa. Il primo effetto immediato è che i giovani avranno bisogno sempre di più di essere assistiti dai genitori. E le pensioni? Sempre più forte è la convinzione che la pensione non sarà più garantita. In passato la capacità di risparmiare era sicuramente maggiore, sia perché lo stile di vita era diverso, e sia perché ciò che veniva accantonato aveva rendimenti molto più elevati. Bastava investire in un prodotto tranquillo al 7% e il capitale raddoppiava in sette anni, e triplicava in 11! Purtroppo questo moltiplicatore del proprio capitale non esiste più e bisognerà guardare ad altre forme di risparmio, che dovranno contemplare l’investimento nell’economia reale, ai mercati azionari. Per fare questo in maniera seria occorre principalmente diversificare, ma secondo un’indagine della Consob è emerso che noi italiani non siamo bravi a farlo, così come non sappiamo che i tassi ormai sono negativi e che per gestire i propri risparmi occorre affidarsi ad un consulente finanziario e non all’amico o all’amico dell’amico. Bisogna riprogrammare il nostro modo di gestire i nostri risparmi, anche perché allo 0,30% per raddoppiare il capitale occorreranno circa 200 anni.